Antonini, la Popolare di Spoleto, Banca d'Italia

Ovvero, dell'Italia che non funziona. Ovvero, delle perversioni della cooperazione.

La Banca Popolare di Spoleto (BPS) è una cooperativa, come tutte le popolari. Ma è anche una banca.

Come tale, è sottoposta alla vigilanza di Banca d'Italia. La quale, circa un anno fa, nel novembre 2010, rilevando diverse anomalie nella gestione della BPS, ha chiesto di allontanarne il Presidente. Trattasi di Giovannino Antonini, sordido personaggio da sottobosco locale, tra clientele da prima (e seconda) repubblica e altri intrecci massonici.

Antonini non si è scomposto. Prima ha fatto dimettere il direttore della banca, Alfredo Pallini, ritenuta da tutti persona seria e competente. Poi, quando il pressing di Bankitalia è aumentato, ha fatto un piccolo passo indietro ma è riuscito a conservarsi una poltrona preziosa come presidente della Spoleto Credito e Servizi. Dalla quale in questi mesi ha manovrato per la sua rielezione.

Puntualmente avvenuta da parte dell'assemblea della banca popolare di sabato 17 dicembre 2011. Con la partecipazione di 1500 soci, che compatti hanno votato l'unica lista presentata, che prevedeva appunto Antonini presidente.

Una bella sconfitta per Banca d'Italia, per il territorio in cui lavora la BPS, per la cooperazione e l'idea stessa di democrazia economica.

Il partito dei carini del PIQ

Fondazione Symbola e Unioncamere hanno calcolato il Piq: il prodotto interno di qualità. Ennesimo tentativo di dire qualcosa di originale rispetto al Pil. Bene.

Ma come si calcola il Piq? Che cos'è la qualità che misura? Come è definita? Nelle due fitte pagine che Il Sole 24 Ore dedica all'argomento giovedì 15 dicembre, non si trova una nota al riguardo.

Ma vi sono alcuni dati: il Piq rappresenta la metà del Pil (primo stupore), il Piq della chimica è il 60% del Pil del settore (secondo stupore), il Piq dei mezzi di trasporto rappresenta il 50% del settore (terzo stupore).

Allora diventa tutto chiaro: il Piq non esiste, è tutta una buffonata, a meno che qualcuno veramente pensi che ciò che ci circonda quotidianamente è almeno per la metà di qualità...

Ermete Realacci, presidente di Symbola, Claudio Gagliardi, segretario generale di Unioncamere, Leonardo Becchetti, teorico dell'economia della felicità: tutti candidati ad entrare con entusiasmo nel partito dei carini di Montezemolo e Della Valle, così ben sintetizzato dalla satira di Crozza! Manca solo Veltroni...


Facciamo il tifo per l'ammazza-moscone

Che sia arrivato l'ammazza-moscone?

Ci riferiamo a Mario Baccini, al Comitato per il microcredito, e alla ipotizzata cancellazione dell'ente prevista dal nuovo governo.

Parliamo di ipotesi perchè già più di una volta il Comitato è stato lì lì per essere cancellato, ma poi si è salvato grazie alle abilità da prima repubblica del moscone.

Vediamo se Monti riesce dove ha fallito 3Monti. Noi facciamo il tifo per lui.

Massoni democratici? Ma per favore...

Il post sui banchieri al governo ha suscitato i commenti di qualche fan della massoneria.
Il dibattito è quanto meno stupidotto.

Comunque, se vi può interessare come la pensa chi contribuisce ad affondare l'Italia, leggete pure qui cosa dicono i massoni.

E la risposta del Condor.

Interessante...

Governo dei banchieri? Forse. E questo blog è stato in prima fila nel condannare la scelta inopportuna di alcuni ministri (Passera e Ciaccia su tutti).

Ma ieri abbiamo assistito alla conferenza stampa di Mario Monti. E abbiamo sentito con le nostre orecchie parlare in chiave positiva di tassa sulle transazioni finanziarie. Ciòè, praticamente, l'anticristo dei banchieri.

Non male. Per giudicare la manovra, conviene aspettare. Ma un Presidente del Consiglio che parla di Tobin Tax arrivando a dire che il governo italiano la sosterrà in Europa, questo paese non l'ha mai avuto.

Alla faccia della sinistra e dei suoi soloni. E se, come pare, veramente c'à l'intenzione di (re)introdurre il Reddito minimo di inserimento, è opportuno che anche la CGIL rifletta bene prima di cannoneggiare a vanvera su questo esecutivo.