Si apprende dai giornali di oggi che Paolo Ferrero, neo segretario di Rifondazione Comunista, ha optato per una gestione "allargata" del partito. La riunione di direzione di ieri, ha dunque approvato 49 incarichi di lavoro politico per altrettanti dirigenti del partito.
Il quotidiano comunista "il manifesto" ha parlato di superfetazione degli incarichi.
Agli osservatori, ancora sbalorditi dalla ottusa lotta interna per una poltrona che vale sempre meno (quella tra Ferrero e Vendola), non resta che cogliere le analogie con il governo Prodi, di cui Ferrero è stato ministro e da cui - ironia della sorte - ha così fortemente preso le distanze dopo la batosta elettorale del PRC.