Bossi vuole prendersi le banche, dice. Dice che lo vuole fare perché glielo chiede la gente.
Povero Re, e povero anche il cavallo, cantava Iannacci.
L'ex capo della vigilanza della
Banca d'Italia, Francesco Frasca, ricorda come ''disastrosa''
l'ispezione avvenuta a suo tempo all'interno della
CrediEuronord, la Banca della Lega di Umberto Bossi. E' quanto
emerso nel corso dell'interrogatorio all'ex funzionario di
Palazzo Koch sul tentativo di scalata all'Antonveneta, durante
il quale il Pm Eugenio Fusco ha chiesto qualche chiarimento
sulla breve storia dell'istituto poi 'salvato' dall'allora
Popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani.
Frasca ha cosi' ricordato che, in seguito all'ispezione,
''era stato detto di procedere con un'aggregazione o con il
commissariamento e quindi la liquidazione''. L'ex capo della
vigilanza ha poi sottolineato i contatti tra lui e Giancarlo
Giorgetti della Lega (allora presidente della Commissione
Bilancio della Camera) per mettere a punto un piano di
salvataggio della banca.
Povero Re, e povero anche il cavallo, cantava Iannacci. Ancora.
In particolare, Frasca ha ricordato come, dopo il fallimento
delle trattative volte a trovare un accordo con la Popolare di
Milano e il no di Banca Sella che aveva effettuato una due
diligence dalla quale era emersa la ''presenza di troppi fondi
rischiosi'', si era fatto avanti Fiorani che poi nel 2004
assorbi' la banca nel gruppo Bpi.
Si sa come andò a finire.
Povero Re, e povero anche il cavallo.
Ah bé, sì bé, ah bé, sì bé, ah bé...