Testosterone. La finanza come guerra


Dunque il problema è nel testosterone. Care femministe d'impresa, rassegnatevi. Secondo uno studio Usa, condotto però da ricercatori italiani (siamo alle solite fughe di cervelli), il segreto della prevalenza dei maschi nei ruoli chiave del mondo finanziario è tutto nel testosterone.
Lo rivela uno studio pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences che porta la firma di diversi ricercatori italiani: Paola Sapienza della Northwestern University, Luigi Zingales della University of Chicago Booth School of Business (nonché noto editorialista del Sole24Ore e de lavoce.info) e Dario Maestripieri dell'Università di Chicago.
Dunque, si legge nella ricerca, le donne sono generalmente più avverse ai rischi quando si tratta di decisioni finanziarie e professionali importanti. Per esempio solo il 36 per cento delle donne del campione ha scelto una carriera poco sicura, per esempio in attività bancarie di investimento, contro il 57 per cento del campione maschile. Le donne con livelli più alti di testosterone hanno compiuto le scelte più rischiose, uguali a quelle fatte dagli uomini con livelli simili di questo ormone.
La finanza si conferma "arte maschile", un po' come la guerra. Il che ricorda il Keynes che - più da antropologo che da economista - enfatizzava le virtù del mercato, in grado di assorbire l'aggressività bellica degli uomini. Maschi.