Troppe clausole vessatorie nei contratti delle carte revolving, con il consumatore in posizione debole, ignaro, di fronte a condizioni ballerine che cambiano unilateralmente, costretto a pagare penali fino al 30% per ritardo nei pagamenti.
Altroconsumo ha inviato una diffida a dieci società emittenti carte revolving: Accord Italia, Agos, American Express Italia, Carrefour servizi finanziari, Cartasì, Compass, Consel, Ducato, Findomestic, Unicredit Family Financing Bank.
L’analisi dei formulari delle carte, eseguita dall’associazione di consumatori indipendente, ha rilevato la presenza di decine di clausole sbilanciate a tutto svantaggio dei diritti e degli interessi degli utenti. Le Camere di Commercio di Roma e Milano ne hanno confermato la vessatorietà.
La richiesta di Altroconsumo alle dieci società di credito è netta, secondo quanto previsto dal Codice del Consumo (articolo 140): cessare la distribuzione dei formulari e dei contratti contenenti le clausole vessatorie, interrompere ogni richiesta contenuta in tali clausole e modificare i contratti. Altrimenti l’associazione si rivolgerà al giudice.
Secondo stime Assofin a fine 2008 erano ben 14,6 milioni le carte revolving in circolazione in Italia. L’incremento dei flussi finanziati nei primi sei mesi del 2009 è stato più contenuto (+2,9%) rispetto allo stesso periodo del 2008 (+7,2%). Ma in assoluta controtendenza rispetto all’andamento medio del credito al consumo più in generale, che ha registrato un -11,2%.