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Da allora ogni tanto ci chiama, per salutarci. Questa volta la telefonata non era uguale alle altre.
Ci ha detto: "Sono a Zuwarah, sulla costa libica, tra poche ore partirò per Lampedusa. Pregate per me. Ho bisogno delle vostre preghiere e dell'aiuto di Dio".
Gli abbiamo detto: "Non partire, è pericoloso". Lui ci ha detto: "Stare qui è più pericoloso".
Yusuf partirà. Forse è già partito mentre leggete queste righe. Chissà se mai arriverà o se finirà come molti altri inghiottito dal Mediterraneo.
E dall'indifferenza.
[...]
Stefano Liberti e Andrea Segre