Anche l'impresa sociale è in crisi

Non solo Ftse Mib e spread bot/bund. Anche gli indici dell’impresa sociale virano verso il basso, dopo vent’anni di crescita ininterrotta. Secondo i dati dell’Osservatorio Isnet – che da cinque anni monitora un panel di 400 imprese che producono beni di interesse collettivo nel campo del welfare e dell’inclusione sociale – cresce la quota delle organizzazioni sociali che si percepisce in una fase critica: dal 15% al 39% nel triennio 2007 – 2010.

E’ finito un ciclo – sostiene Carlo Borzaga, economista trentino e Presidente di IRIS NETWORK– quello basato su un rapporto fin troppo stretto con gli enti locali per la fornitura di servizi di welfare pubblico. Ci vuole un nuovo start up dell’impresa sociale che passa attraverso il rinnovamento del ruolo e delle competenze di chi intraprende in questo campo.

Gli imprenditori sociali devono puntare a rafforzare le loro competenze di relazione, con maggiore attenzione a nuovi portatori di interesse: imprese for profit, famiglie e utenti dei servizi. E poi più capacità di posizionarsi entro nuovi mercati, dipendendo non solo dalle gare d’appalto pubbliche. Infine un utilizzo più consistente di sistemi informativi e tecnologici, per rendicontare il proprio valore aggiunto sociale a una molteplicità di attori non solo da informare, ma da coinvolgere nella produzione dei servizi. Una vera e propria ”economia del noi” come si intitola il successo editoriale di Roberta Carlini. [...]