Processo breve

Stamattina ero come al solito davanti alla scuola delle mie figlie. Traffico intenso e parcheggi in doppia e tripla fila. Un malcostume che non accenna a ridursi, anzi. Sulla strada si blocca un camion più grande del solito che proprio non ce la fa a incastrarsi nella morsa delle automobili.

L'autista aspetta un po', poi si spazientisce e inizia a protestare, chiede di spostare le auto in doppia fila. L'autista prende il telefono per chiamare i vigili e chiedere la rimozione delle automobili "irregolari". Si crea un capannello di gente. Presumo, assistendo distrattamente alla scena, che qualcuno lo vada ad aiutare.

Presumo male. Il capannello è una protesta non nei confronti delle automobili mal parcheggiate ma verso il camion che vorrebbe passare, come se la strada non stia lì a tal scopo. Scatta il peggior mutualismo, la difesa a oltranza - quasi mafiosa - dell'illecito condiviso e i cui benefici nessuno vuole perdere.

Insomma, l'autista che ha provato a far valere i propri diritti rimuovendo un illecito e fastidioso costume, a un certo punto ha rischiato il linciaggio. O dobbiamo chiamarlo "processo breve"?