Lunedì 31 gennaio, è stata annunciata la proroga della moratoria dei debiti per le PMI. Altri 6 mesi per le imprese che vogliono sospendere fino a 12 mesi la restituzione dei prestiti in essere presso le banche. Si tratta di una nuova (la terza) edizione dell'accordo partito nell'agosto 2009 tra ABI e le associazioni imprenditoriali.
Ma ci sono due cose buffe (drammatiche) da segnalare.
La prima cosa buffa è che NON E' VERO. Oggi siamo andati in banca, una di quelle (quasi tutte) che all'avviso comune hanno aderito, e ci hanno detto: "bè, sì, c'è un'intesa, ma non è proprio operativa, la precedente finiva il 31 gennaio... dunque ora siamo fermi in attesa di nuove indicazioni ufficiali".
Oggi, cioè, la moratoria non funziona. Quella precedente scadeva il 31 gennaio. Quella nuova è ancora virtuale. Se un'azienda in difficoltà ha bisogno di respiro.... aspetta.
La seconda cosa buffa (drammatica) è che l'ABI (ergo le banche) e le associazioni delle imprese fanno un accordo e chi ci mette sopra il cappello è il governo.
Già nel 2009 il tutto era partito da Tremonti che all'assemblea ABI aveva chiesto (ordinato?) la moratoria, che da lì a tre settimane fu realtà.
Oggi è stato il governo a "convocare" le parti nonchè ad assumere un ruolo di "garante" dell'operazione.
Tanto che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, così ha risposto il 26 gennaio a una interrogazione sul 'rinnovo' della moratoria: "Si punta a trovare una soluzione operativa che possa consentire una "uscita morbida" dall'attuale moratoria, ad esempio, attraverso un allungamento dei finanziamenti o intervendo sulle condizioni per l'eventuale acquisizione di garanzie".
Il Ministro ha ricordato che il nuovo accordo non si limitera' a una semplice proroga e dovra' rispondere a due requisiti: le misure dovranno essere "davvero sostanziali e non di facciata" ed essere "semplici e facilmente comprensibili" sia per le imprese che per le banche. Vito, fornendo la risposta messa a punto dal ministero dell'Economia, ha rilevato che "le incertezze della attuale congiuntura economica tendono a favorire la persistenza di problemi di liquidita' per le imprese" e questa situazione rischia di "aggravarsi" in assenza di nuove misure".
A questo punto arriva la domanda di fondo: il governo che ci mette? nulla.
Dunque ne arriva un'altra: perchè allora le banche - che ci mettono i loro soldi - fanno credere che l'iniziativa sia governativa?
Due possibili risposte:
a) l'ABI ha interesse a sostenere questo governo per motivi politici generali (sperando che non si tratti di bunga-bunga anche per Mussari);
b) alle banche arriveranno - o sono arrivati - da questo governo favori che ben valgono la moratoria.
Nel primo caso, fu lo scudo fiscale (ricordate?). Ora... qualche idea?