Tra l'ombra del potere e la luce del colore

Oggi esiste la possibilità di intravvedere uno scarto nel morbo del potere. C'è la possibilità di aggredire con gli anticorpi questa influenza che annebbia la vista al corpo e spezza le giunture.

Un artista per esempio con un po' di attenzione può fare il suo bravo lavoretto. Con un po' di osservazione può accorgersi che il potere è una questione di spazio. Il potere è uno spazio occupato da una persona o da un fenomeno. Può trattarsi per esempio di un pittore famoso o di un temporale.

Il pittore famoso è uno che dipinge quadratini, un altro pittore sciocco crede che l'importanza stia nei quadratini, quindi si mette a fare quadratini. Poi si lamenta che l'altro diventa sempre più famoso e lui non ha successo. Un artista invece si mette a fare lineette, oppure fa i quadratini sapendo che il potere è nella sua volontà e non si lamenta.

Se io credo che il potere è occupato da una persona io non ho spazio per me. L'arte sta nel trovare lo spazio libero. Se io credo che il potere è occupato da una persona automaticamente do a quella persona il potere di occupare il mio spazio. L'obiettivo è questo: liberare lo spazio del nostro potere. Liberare la nostra persona dal potere di un altro. Liberare il nostro spazio interno, quello dentro il nostro cervello.

Non credo nel potere ma nel mio potere. Tu sei sciocco se credi nel mio potere.

Michelangelo Pistoletto