Oggi è un susseguirsi di panetterie, negozi, parrucchieri cinesi, bar e macellerie halal dove si possono incontrare anche i pensionati che lì trovano carne di qualità a basso prezzo; l'esperienza della Casa di Cultura islamica dove si fa la preghiera in italiano e si invitano le famiglie musulmane a mandare i bambini nelle scuole pubbliche; un tessuto civile e solidale nato dal basso, nell'indifferenza delle istituzioni e dei partiti; il problema della sicurezza, ma ancor più del degrado e la preoccupante condizione di tanti giovani immigrati lasciati in balia di se stessi e fatalmente attratti dalle bande di strada.
Bella l'intervista a Matteo Speroni, Barbara Pianura, Asfa Mahmoud e Massimo Conte pubblicata su Una città.