La Bcc Manzano, istituto cooperativo friulano con 24 sportelli, azzera i vertici operativi. Il cda ha infatti deciso lunedi' di dimissionare il direttore generale, Dino Cozzi, e il vicedirettore generale Gianberto Zilli. La decisione e' stata presa dopo l'esito di un'ispezione della Banca d'Italia. Secondo i quotidiani veneti la Vigilanza ha mosso delle contestazioni sui sistemi di controllo interni a presidio dell'antiriciclaggio.
La vicenda e' seguita dalla Federazione delle banche di credito cooperativo del Friuli Venezia Giulia. Il presidente della Federazione, Giuseppe Graffi, interpellato da Radiocor, anticipa le prossime dimissioni del cda della banca, presieduto da Ezio Cleri, all'assemblea che sara' convocata nelle prossime settimane. "E' nella logica delle cose: sara' poi il nuovo cda a scegliere il nuovo direttore generale. La banca in ogni caso - aggiunge Graffi - e' solidissima, non ci sono problemi patrimoniali". La banca, aggiunge il presidente della Federazione friulana, ha un patrimonio di circa 100 milioni, il piu' alto tra le bcc della regione, e coefficienti patrimoniali piu' alti della media di sistema (total capital ratio oltre il 23%).
La Federazione regionale "fornira' su richiesta della Bcc di Manzano tutta l'assistenza e la consulenza necessaria per gli adempimenti che dovranno essere svolti nei prossimimesi" secondo le richieste della Banca d'Italia.
Non sempre, dunque, piccolo (o cooperativo) è bello. Non sempre grande (dunque mediamente più professionale) è brutto. C'è da pensare per i tanti soloni che oggi mettono mani alla futura regolamentazione dei mercati del credito.