Le vere politiche per la famiglia

La destra, o almeno quella sua versione populista e cafona che c'è in Italia (Lega, Storace e compari, da Berlusconi a Casini, passando per Giovanardi, in funzione dell'umore che tira al momento), si riempie la bocca col termine famiglia e con la necessità di sostenere la famiglia, a cui aggiunge la tiritera sull'immigrazione che soffocherebbe l'identità culturale del paese e dunque sulla necessità di sostenere chi - italiano - fa i figli.

Ma è portatrice di una cultura di subalternità della donna, lasciando trapelare il messaggio che per fare più figli la donna (ancora) deve stare a casa.

Allora acquista valore, pur nel 2010, lo studio di Daniela Del Boca e Alessandro Rosina.

La natalità in Italia continua a essere bassa. Ma anche in un anno così generalmente depresso come il 2009, c'è chi ha resistito meglio e chi ha ceduto di più. La fecondità cresce in Emilia Romagna e scende ancora in Campania.

Ovvero cala nella regione nella quale l'occupazione femminile è più bassa e sale nell'unica regione italiana che in proposito ha già superato gli obiettivi di Lisbona. Un risultato paradossale a prima vista, che si spiega con la ben diversa quantità e qualità dei servizi di conciliazione tra lavoro e famiglia.