Il web dopo la cacciata di Larry Page e Sergey Brin

Uno dei principali blogger cinesi, Han Han (qui raccontato dal TIME), si è divertito a immaginare il futuro del web cinese, partendo dalla scomparsa di Google in Cina.

Nel 2011 una nota governativa intimerà: «usare i motori di ricerca rende il popolo pigro». Qualche leader locale dichiarerà pubblicamente: «non ho mai usato un motore di ricerca».

Il governo arruolerà milioni di persone pagate 50 centesimi (circa 5 centesimi di euro) per postare sui forum in favore del governo. Nel 2015 il governo taglia internet e fornirà computer senza tastiera. Nel 2016 ci saranno solo un milione di utenti on line, che navigheranno un'unica grande pagina.

I problemi però arriveranno: ci saranno milioni di commentatori dei forum senza lavoro. Il «Quotidiano Del Popolo» scriverà: «un'industria è stata sacrificata, ma per il bene della nazione». Nel 2019 la Cina chiuderà i propri confini, ma nel 2020 il mondo si distruggerà. Qualche discendente dei Maya chiarirà che in caso di eventi così straordinari, un ritardo di qualche anno, è un errore di ben poco conto.

da il manifesto 21 gennaio 2010