Crimine economico, vecchio compagno di crisi

PricewaterhouseCoopers conduce da dieci anni un'indagine sui crimini economici. L'ultima è basata su 3 mila risposte di imprese operanti in 54 paesi. I risultati sono allarmanti. Un terzo dei rispondenti ha dichiarato di aver subito almeno un crimine economico nell'ultimo anno. Tale incidenza è ben maggiore nei paesi in via di sviluppo (soprattutto Russia), nei settori finanziario e delle comunicazioni, nelle grandi compagnie e nelle imprese pubbliche.

La frode e la corruzione sono le due fattispecie più denunciate. In particolare, le frodi commesse dai quadri manageriali delle imprese monitorate sono salite dal 26% del 2007 al 42% del 2009. In Italia sono cresciute del 15%!

I top manager, in generale, sembrano poco toccati dal problema: solo il 26% di essi ha lamentato la presenza del problema, contro il 34% dei loro subordinati.
In generale, guarda caso, la maggiore presenza di crimini economici si è verificata nelle imprese in cui le remunerazioni sono collegate alla performance. Forse è per questo che i manager sono distratti?