"Questi ebrei disgustosi. Devo distruggerli tutti [...] Sono stato razzista fin dal 1921 [...] Devo massacrarli, proprio come hanno fatto i Turchi con gli Armeni".
Parole di Benito Mussolini, tratte dal diario di Claretta Petacci, sua compagna a testa in giù a Piazzale Loreto. A qualche revisionista suoneranno scomode. Qualcuno dirà che sono false.
Finalmente i mille dellutri-gasparri-larussa-alemanno della situazione non potranno più nascondersi dietro a un dito: Mussolini non era e non è stato affatto più umano di Hitler, era solo italiano, dunque più scarso nella preparazione, meno capace ed efficace a programmare, ampiamente meno incisivo nella propria politica.
Non era questione di umanità, ma di coglionaggine, e qualcuno negli ultimi sessant'anni ha provato ad approfittarne per riabilitarlo.